BRUXELLES, 'RAMMARICO' SU DECISIONE CONVENZIONE DONNE IN POLONIA

Un portavoce dell'esecutivo comunitario, ha riferito che la Commissione europea si "rammarica" per la decisione della Polonia di avviare il processo di disdetta dalla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, nota anche come Convenzione di Istanbul.

Ha precisato che "l'adesione dell'Ue alla Convenzione di Istanbul rimane una priorità fondamentale per questa Commissione" e lo stesso portavoce ha poi ricordato che "l'Ue ha firmato la convenzione di Istanbul nel giugno 2017 e da allora lavora a stretto contatto con il Consiglio d'Europa". Nelle "società europee non c'è posto per la violenza contro le donne - ha infine sottolineato - e dobbiamo lavorare insieme su questo". 

Questa decisione è "scioccante", secondo quanto scrivono le eurodeputate Pd in una lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen e al presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.

"Gli ultimi mesi di confinamento e la conseguente crisi economica - precisano le eurodeputate nella lettera - hanno visto arretrare, in diverse parti delle nostre comunità, le condizioni e i diritti delle donne ed è scioccante leggere che il Governo polacco vorrebbe dissociarsi dalla Convenzione di Istanbul, lo strumento internazionale più valido per contrastare, in maniera giuridicamente vincolante, la violenza contro le donne. Sappiamo che si tratterebbe della scelta di uno Stato sovrano, ma le istituzioni dell'Unione non possono tacere dinanzi a una minaccia di tale portata”.