CONSIGLIO EUROPEO: SÌ PACCHETTO DA 500 MILIARDI

Il Consiglio europeo di ieri si è concluso in uno spirito di maggiore collaborazione rispetto all’Eurogruppo, ha affermato la cancelliera Merkel.

Dalle decisioni finali del vertice non sono emerse grandi novità, che erano molto attese considerata l’urgenza di rispondere all’impatto economico devastante del coronavirus.

I 27 Paesi dell’UE hanno pienamente appoggiato gli strumenti indicati dalla scorsa riunione dell’Eurogruppo, ovvero le linee di credito del MES senza condizioni, i finanziamenti della BEI e il piano SURE per la disoccupazione.

Invece per quanto riguarda il Recovery Fund, la parola è passata alla Commissione, che dovrà studiare la struttura del fondo affinché sia davvero fattibile e proporlo entro il 6 maggio.

In sintesi, il Consiglio Europeo, ha approvato le misure stabilite dall’Eurogruppo, dal valore di 500 miliardi, con condivisa proposta di renderle operative dal 1° giugno.

Nonostante il maggiore sforzo di collaborazione, il vertice ha comunque evidenziato divisioni tra i Paesi - già evidenti riguardo il MES - come affermato dalla cancelliera Merkel e dal presidente francesce Macron a fine riunione.

La questione da redimere riguarda proprio lo strumento del fondo per la ripresa.

Si è palesato nuovamente lo scontro tra i Paesi del Nord e quelli del Sud Europa.

I primi escludono finanziamenti a fondo perduto, mentre i secondi, con l’Italia in testa, non vogliono che ci sia un aggravio sul bilancio nazionale.

Fortunatamente i punti in comune sono sembrati almeno due: la necessità di agire con la massima urgenza e la volontà di lavorare su un fondo di ripresa, sul quale anche la Germania si è detta favorevole.

Il premier Conte in riferimento al Recovery Fund, dopo il vertice ha espresso un certo ottimismo: “Grandi progressi, impensabili fino a poche settimane fa, all’esito del Consiglio Europeo appena terminato: i 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo da varare urgentemente, per assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno.”