CONTRO IL CORONAVIRUS L'UE CHIUDE LE FRONTIERE

Per far fronte al coronavirus tutti i 27 leader europei hanno dato il loro assenso alla proposta della Commissione europea di introdurre una restrizione temporanea per tutti i viaggi non essenziali verso l'Ue, per un periodo di 30 giorni, attuando la misura, in modo coordinato.

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, lo ha spiegato ieri al termine di una videoconferenza con i capi di stato e di governo dell'Ue.

E’ stato appoggiato il lavoro dell'Eurogruppo e le misure socio-economiche della Commissione,

"L'Unione europea sta correggendo molti egoismi, e soprattutto la mancanza di coordinamento fra i governi nazionali di fronte alla grave crisi del Covid-19.

Ci muoviamo finalmente con uno spirito di solidarietà", ha affermato in un videomessaggio il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, al termine della videoconferenza dei leader Ue sull'emergenza coronavirus. "Oggi il Consiglio europeo ha dato il via libera alle proposte della Commissione Ue e ha sostenuto le indicazioni date dal Parlamento europeo per contrastare in maniera unita, corale, l'avanzata del virus e aiutare i nostri Paesi", ha poi dichiarato il presidente del Pe. "Corsie preferenziali per il passaggio di materiali medici e difesa della libera circolazione delle merci" sono, secondo il parere Sassoli, "importanti aiuti per il sostegno economico alle famiglie e alle imprese. Per vincere questa drammatica sfida è in campo un'Europa che deve essere più unita perché vuole essere più utile. Siamo la famiglia europea, nessuno sarà lasciato solo e nessuno dovrà agire da solo – ha poi concluso - il Pe è pronto a fare la sua parte per difendere la vita e il lavoro della nostra gente. Non vogliamo rinunciare a vivere da europei".

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha detto:

"Il pacchetto economico è stato adottato all'unanimità dagli Stati. Da venerdì la situazione è peggiorata, è molto seria, è uno shock esterno mai avuto prima e dobbiamo fare di tutto per proteggere l'economia e le persone. Non esiteremo a prendere misure aggiuntive se la situazione lo richiede".

Il premier Giuseppe Conte nel corso del vertice in videoconferenza con i leader Ue, ha sottolineato: "A una crisi straordinaria, senza precedenti, si risponde con mezzi altrettanto straordinari, mettendo in campo qualsiasi strumento di reazione, secondo la logica 'whatever it takes'", e l'Europa in questa battaglia deve agire unita” che ha invitato tutti "a non illudersi che ci potrà essere un Paese membro che potrà rimanere indenne da questo tsunami economico- sociale e ha invitato a considerare che il ritardo nella risposta comune sarebbe letale e per questo irresponsabile".

"Dobbiamo assicurare ai nostri cittadini le cure mediche necessarie e la protezione sociale ed economica di cui hanno bisogno. Non ci sono alternative", indicando, tra gli strumenti possibili, i 'coronavirus bond' o un fondo di garanzia europeo in modo da finanziare con urgenza tutte le iniziative dei singoli governi per proteggere le proprie economie,  aggiungendo "Se procederemo divisi la risposta sarà inefficace e questo ci renderà deboli ed esposti alle reazioni dei mercati'.