EURODEPUTATI ITALIANI: SUL TURISMO SERVE AZIONE DECISA E FORTE

Dagli interventi degli eurodeputati italiani nel corso della diretta streaming di qualche giorno fa, 'Un piano europeo per rilanciare il turismo', organizzata Parlamento Ue con i rappresentanti delle delegazioni italiane all'Eurocamera e gli operatori della filiera dell'industria del turismo emerge il punto fermo: “Serve un'azione decisa e forte per sostenere il settore del turismo.

Il presidente della commissione Affari costituzionali (Afco) dell'Eurocamera, l'eurodeputato di Forza Italia Antonio Tajani, ha sottolineato: "Il settore del turismo è uno di quelli che più è stato colpito dalla vicenda Coronavirus", sarà necessario aiutare il settore dal punto di vista finanziario, sono tanti i settori collegati al turismo e serve veramente un'azione decisa e forte".

Nel suo intervento, è stato toccato tra le altre cose il tema dei vaucher per i consumatori dal capodelegazione del Pd all'Eurocamera, Brando Benifei,: "Si sta arrivando a definire un quadro comune che possa da una parte garantire libertà ai consumatori, dall'altra però non massacrare la già scarsa liquidità e difficoltà generale del settore turistico", questa la spiegazione dell'eurodeputato, ipotizzando "vaucher utilizzabili per tempi lunghi, a tutela del consumatore, ma che, a fronte di un mancato utilizzo, prevedano un rimborso, che nel caso di insolvenza dell'azienda sia garantito da un fondo".

L'eurodeputato M5s Mario Furore ha precisato che "la crisi pandemica richiede all'Europa uno sforzo in più. Io mi sto battendo per una questione: agli investitori del settore turistico non serve fare leva su altri debiti. Servono indennizzi diretti rispetto a quella che potrebbe essere una stagione difficile a causa di questa pandemia".

Ad avviso dell'eurodeputata della Lega Mara Bizzotto, è necessario affrontare immediatamente "alcuni problemi concreti", uno fra tutti "la questione della direttiva Bolkestein".

Inoltre, secondo l'eurodeputata, l’altro problema importante è quello del "passaporto sanitario, che per ora sono semplici dichiarazioni. Dobbiamo stare attenti - ha messo in guardia - perché ci sono alcuni Paesi che stanno già facendo accordi bilaterali".