Fine vita delle auto: migliorare la circolarità del settore automobilistico

Il 13 luglio 2023, la Commissione europea ha proposto nuove misure per la progettazione, la produzione e il trattamento dei veicoli a fine vita per migliorare la circolarità del settore automobilistico, misure che comporteranno un miglioramento dell’accesso alle risorse per l’economia dell’UE e un avanzamento nell’ottenimento degli obiettivi ambientali e climatici prefissati dall’Unione.

Le azioni portate avanti contribuiranno alla generazione di 1,8 miliardi di euro di entrate entro il 2035, oltre alla creazione di nuovi posti di lavoro e ai maggiori flussi di entrate anche per il settore dell’industria del riciclaggio e della gestione dei rifiuti. Non soltanto, ma tutte queste ottimizzazioni porteranno ad un aumento della sicurezza stradale anche nei paesi terzi, perché si tenderà a prevenire l’esportazione di veicoli non idonei alla circolazione, andando così a ridurre l’inquinamento nocivo e gli annessi rischi per la salute.

Infatti, ogni anno, oltre sei milioni di veicoli in Europa raggiungono la fine del loro ciclo vitale, ma la loro inadeguata gestione provoca, oltre alla consistente perdita di valore, anche un inquinamento non da poco. Per questo motivo, si sono dimostrati necessari notevoli miglioramenti per stimolare, anche in questo settore, la transizione verso un’economia circolare che riducesse l’impatto ambientale alto e che rafforzasse la sostenibilità del settore automobilistico. Senza dimenticarsi che il nuovo regolamento sarà in linea con i principi saldi e l’obiettivo posto dal Green Deal e dal piano d’azione per l’economia circolare.

Parlando di cifre, la nuova proposta di regolamento dovrebbe portare a una drastica riduzione annuale di 12,3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, una migliore valorizzazione di 5,4 milioni di tonnellate di materiali (avendo già previsto che il settore automobilistico diventerà il maggiore consumatore di queste materie) e un maggiore recupero delle materie prime essenziali.

Tra i miglioramenti previsti:

  • Circolare di progettazione, che contribuirà al facile smantellamento dei veicoli a fine vita, visto l’obbligo ai produttori di fornire informazioni chiare sui materiali ai demolitori;
  • Utilizzare contenuto riciclato, il 25% della plastica per la costruzione di un nuovo veicolo dovrà provenire dal riciclaggio, e di questo il 25% deve provenire da veicoli fuori uso;
  • Trattare meglio, che porterà al recupero di un maggiore numero di materie prima di migliore qualità, soprattutto di materie critiche (plastica, acciaio, alluminio)
  • Migliorare la governance, che rafforzerà la responsabilità del produttore istituendo veri e propri regimi nazionali di responsabilità estesa;
  • Raccogliere di più e più intelligenti, che comporta un maggior numero di ispezioni aumentando la trasparenza nel settore;
  • Coprire un maggior numero di veicoli, che amplierà l’ambito di applicazione di tali misure per includere altre categorie come motocicli, autocarri e autobus.