GLI AIUTI UE PER IL MALTEMPO IN ITALIA

A seguito di una nuova richiesta di assistenza da parte dell'Italia, l'UE ha mobilitato le offerte di attrezzature di pompaggio di Austria, Bulgaria, Germania, Francia, Polonia, Romania, Slovenia e Slovacchia attraverso il Meccanismo di Protezione Civile dell'UE per aiutare le autorità italiane a far fronte alle forti inondazioni. La richiesta arriva dopo che nei giorni scorsi le condizioni meteorologiche hanno causato inondazioni e frane in Italia, colpendo in particolare la regione centro-settentrionale dell'Emilia Romagna.

Il 21 maggio le autorità italiane hanno attivato il Meccanismo di protezione civile dell'UE. La richiesta di assistenza riguarda attrezzature di pompaggio ad alta capacità del Pool europeo di protezione civile.

Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'UE è rimasto in costante contatto con le autorità italiane, che stanno valutando le offerte, e l'UE è pronta a fornire ulteriore aiuto se necessario.

Il servizio Copernicus dell'UE ha anche fornito una mappatura satellitare di emergenza delle aree colpite, in seguito a una richiesta dell'autorità italiana di protezione civile del 16 maggio.

Quando un'emergenza supera le capacità di risposta di un Paese europeo e non solo, questo può richiedere assistenza attraverso il meccanismo di protezione civile dell'UE. La Commissione europea svolge un ruolo fondamentale nel coordinamento della risposta alle catastrofi a livello mondiale. Dalla sua istituzione nel 2001, il Meccanismo di protezione civile dell'UE è stato attivato per oltre 600 emergenze e crisi all'interno e all'esterno dell'UE. Il Meccanismo di protezione civile dell'UE mira a rafforzare la cooperazione tra i 27 Paesi dell'UE e gli attuali 9 Stati partecipanti (Islanda, Norvegia, Serbia, Macedonia del Nord, Montenegro, Turchia, Bosnia-Erzegovina, Albania e, più recentemente, Ucraina) in materia di protezione civile per migliorare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle catastrofi.

Un approccio congiunto aiuta inoltre a mettere in comune le competenze e le capacità dei primi soccorritori, evita la duplicazione degli sforzi di soccorso e garantisce che l'assistenza risponda alle esigenze delle persone colpite. Mettere in comune le capacità e le competenze della protezione civile consente una risposta collettiva più forte e coerente.

Il Meccanismo aiuta anche a coordinare le attività di preparazione e prevenzione delle catastrofi da parte delle autorità nazionali e contribuisce allo scambio di buone pratiche. Ciò facilita il continuo sviluppo di standard comuni più elevati, consentendo alle squadre di comprendere meglio i diversi approcci e di lavorare in modo intercambiabile quando si verifica una catastrofe.