L’UE RAFFORZA LA TUTELA DEGLI OPERATORI UMANITARI: 4,35 MILIONI DI EURO IN NUOVI FONDI

L’Unione europea sta rafforzando in modo significativo il proprio impegno nella tutela del personale umanitario coinvolto in contesti ad alto rischio, destinando ulteriori 4,35 milioni di euro all’iniziativa “Proteggere gli operatori umanitari”.

La decisione giunge in un contesto di crescente pericolosità per il personale umanitario: il nuovo finanziamento servirà a tutelare e assistere soprattutto gli operatori locali, i più esposti a violenze e minacce, in caso di incidenti critici durante il loro lavoro.

L’annuncio coincide con un evento collaterale del Premio Sakharov, ospitato dalla Commissaria Hadja Lahbib, che riunisce candidati al premio, Mezzaluna Rossa palestinese, UNRWA e operatori umanitari di Afghanistan, Ucraina e Sudan sostenuti dal programma Protect Aid Workers.

Il 2024 è stato finora l’anno più letale per il personale umanitario, con 385 operatori uccisi durante il servizio. Nel 2025 il bilancio conta già 326 vittime. Ogni giorno, migliaia di operatori continuano comunque a mettere a rischio la propria vita per assistere le popolazioni colpite da conflitti e catastrofi.

Il programma UE Protect Aid Workers finanzia misure di protezione, supporto post-incidente e assistenza legale per il personale umanitario a rischio. Dalla sua attivazione ha sostenuto oltre 450 operatori umanitari e le loro famiglie.

L’UE ribadisce il proprio impegno a tutela degli operatori umanitari sostenendo il quadro normativo ONU: la risoluzione annuale su sicurezza e protezione è stata adottata il 10 dicembre a larga maggioranza e si inserisce nella Dichiarazione politica per la protezione del personale umanitario lanciata dall’Australia e firmata dall’UE nel 2025.

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