La Commissione eroga sostegno di 250 milioni di euro per il flusso migratorio

Il 10 novembre 2023, la Commissione europea ha approvato l’erogazione di un sostegno finanziario di 250 milioni di euro agli Stati membri dell’UE a causa delle crescenti problematiche e sfide da affrontare nell’ambito dei flussi migratori. In linea con gli impegni presi e le misure previste dalla Presidente von der Leyen nel febbraio 2023, i finanziamenti rafforzeranno il controllo e la sicurezza nei Paesi, oltre ad offrire loro tutto il supporto possibile invitando gli Stati stessi a fare richieste di finanziamenti nell’ambito dei fondi interni.

In particolare, la Commissione con 141 milioni di euro finanzierà software e fibra ottica per migliorare lo scambio e il trattamento dei dati tra posti di frontiera e centri di comando (Bulgaria, Croazia, Grecia, Lituania e Ungheria), attrezzature per la sorveglianza elettronica ai posti di frontiera (Bulgaria, Lettonia e Lituania) e l'impiego di dispositivi mobili di controllo (Bulgaria, Lituania e Grecia). Gli altri fondi rimasti disponibili verranno poi redistribuiti tra gli Stati richiedenti, in base alle proprie necessità individuali di fronte al problema nell'ambito dello Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti.

D’altra parte, l’invito a presentare proposte per l’ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF), prevede un sostegno finanziario di 118 milioni di euro che aiuterà a sostenere i minori non accompagnati attraverso l’ampliamento e il finanziamento del personale adibito, la formazione per i tutor che li dovranno accompagnare (Belgio, Cipro, Slovacchia e Spagna), l’assistenza familiare, l’assistenza nell’ambito della comunità e modalità di vita semiautonoma per gli adolescenti (Bulgaria, Cipro, Grecia, Italia e Spagna). Certamente, si prevede anche il sostegno al rafforzamento delle strutture di accoglienza alle frontiere, cercando di creare un supporto economico soprattutto per la ristrutturazione dei centri necessari già esistenti e la costruzione di nuovi in Italia, Lettonia, Lituania, Polonia e Cipro.

I finanziamenti europei saranno parte integrante dei programmi statali e verranno erogati all’istante stesso della richiesta alle organizzazioni del territorio – partner della società civile – o, comunque, alle agenzie degli Stati membri.