Revisione della politica agricola: in aiuto degli agricoltori UE

Tenendo fede al suo impegno di alleggerire gli oneri amministrativi per gli agricoltori dell'UE – anche in seguito alle numerosissime richieste delle rappresentanze – la Commissione europea ha proposto il 18 marzo 2024 di rivedere alcune disposizioni della politica agricola comune (PAC), al fine di realizzare semplificazioni, mantenendo nel contempo una politica forte, sostenibile e competitiva per l'agricoltura e l'alimentazione dell'UE. L’obiettivo è offrire una maggiore flessibilità ai protagonisti stessi per conformarsi a determinate condizionalità ambientali e alle amministrazioni nazionali che potranno applicare le norme in maniera più flessibile.

La proposta legislativa integrata ad azioni a breve termine già in corso della Commissione per contribuire a ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori riuscirà a trovare un maggiore equilibrio tra la necessità di mantenere il ruolo della PAC nel sostenere la transizione verso un'agricoltura più sostenibile, le aspettative degli agricoltori e degli Stati membri e l'obiettivo di raggiungere rapidamente un accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio.

Per rispondere a tutte le preoccupazioni espresse nelle scorse settimane, la Commissione sta inoltre inviando al Consiglio e al Parlamento europeo un documento di riflessione che delinea diverse misure volte a migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare. L'elenco delle possibili azioni sarà discusso con i ministri dell'Agricoltura nella prossima sessione del Consiglio.

Il pacchetto odierno di sostegno agli agricoltori dell'UE tiene conto delle ultime conclusioni del Consiglio europeo che ha invitato la Commissione e il Consiglio ad affrontare le sfide del settore agricolo dell'UE. Infatti, nel primo anno di attuazione dell'attuale PAC (2023-2027), gli agricoltori dell'UE hanno dovuto affrontare grandi difficoltà per conformarsi pienamente ad alcune delle norme benefiche per l'ambiente e il clima denominate. La Commissione propone pertanto una revisione mirata di determinate:

  • BCAA 8 sugli elementi non produttivi: Gli agricoltori dell'UE dovranno mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti sui loro terreni, ma non saranno più obbligati a destinare una parte minima dei loro seminativi a superfici non produttive, come i terreni a riposo.
  • BCAA 7 sulla rotazione delle colture: Gli agricoltori dell'UE saranno in grado di soddisfare tale requisito scegliendo di ruotare o diversificare le loro colture, a seconda delle condizioni che si trovano ad affrontare e se il loro paese decide di includere l'opzione della diversificazione delle colture nel loro piano strategico della PAC.
  • BCAA 6 sulla copertura del suolo durante i periodi sensibili: Gli Stati membri avranno molta più flessibilità nel definire ciò che definiscono periodi sensibili e le pratiche autorizzate a soddisfare tale requisito, alla luce delle loro condizioni nazionali e regionali e nel contesto della crescente variabilità meteorologica.
  • Oltre a queste modifiche specifiche, la Commissione propone che gli Stati membri possano esentare determinate colture, tipi di suolo o sistemi agricoli dal rispetto dei requisiti in materia di lavorazione del terreno, copertura del suolo e rotazione/diversificazione delle colture (rispettivamente GAECS 5, 6, 7).
  • In casi estremi di condizioni meteorologiche avverse che impediscono agli agricoltori di lavorare correttamente e rispettare i requisiti BCAA, gli Stati membri possono anche introdurre deroghe temporanee. Tali deroghe dovrebbero essere limitate nel tempo e applicarsi solo ai beneficiari interessati.

Per garantire che i paesi dell'UE possano adattare più frequentemente i loro piani strategici della PAC al mutare delle condizioni, la Commissione propone di raddoppiare il numero di modifiche consentite ogni anno. Qualsiasi esercizio di semplificazione efficace deve essere condotto in stretta collaborazione con le amministrazioni nazionali. Da ultimo, ma non meno importante, la Commissione propone di esentare le piccole aziende agricole di meno di 10 ettari dai controlli e dalle sanzioni connesse al rispetto dei requisiti di condizionalità. Ciò ridurrà notevolmente gli oneri amministrativi connessi ai controlli per i piccoli agricoltori, che rappresentano il 65 % dei beneficiari della PAC.

I piani strategici della PAC assegnano il 32 % del bilancio totale della PAC (circa 98 miliardi di EUR) ad azioni volontarie che promuovono gli obiettivi in materia di ambiente, clima e benessere degli animali. Le modifiche proposte mantengono questo bilancio senza precedenti e garantiscono una maggiore flessibilità per conseguire gli obiettivi ambientali della PAC.

Inoltre, gli Stati membri dovranno rivedere i propri piani strategici della PAC entro il 31 dicembre 2025 se specifici atti ambientali e climatici (ad esempio in materia di conservazione degli uccelli selvatici e degli habitat naturali della flora e della fauna selvatiche e protezione delle acque) saranno aggiornati a livello dell'UE.