Trent’anni con il Trattato di Maastricht

Firmato il 7 febbraio del 1992 a Maastricht – piccola cittadina dei Paesi Bassi, a confine con Belgio e Germania – per poi entrare in vigore allo scoccare della mezzanotte del 1° novembre 1993, il Trattato di Maastricht ha compiuto proprio all’inizio del mese ben trent’anni di vita. Proprio in questa data il patto è stato sottoscritto da 12 paesi europei (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e Spagna) che sono arrivati attualmente a quota 27, almeno dopo che ne è uscito il Regno Unito.

Già nei piani dei leader europei partecipanti vi era l’intenzione di costituire un’Unione economica, monetaria e politica compatta, speranza ben cresciuta in seguito alla caduta del muro di Berlino nel 1989. Ma a cosa ha dato origine il Trattato?

  1. Ha istituito l’Unione Europea come la conosciamo oggi: ha rafforzato la cooperazione tra i paesi, creando la cittadinanza europea e di conseguenza consentendo ai cittadini di potersi spostare liberamente all’interno dell’UE, istituendo una strategia di politica estera e di sicurezza comune a tutti gli Stati membri, oltre a sviluppare la cooperazione riguardo giustizia e affari interni;
  2. Ha creato le premesse per la costituzione della moneta unica, l’euro, della Banca Centrale Europea e il sistema europeo di banche centrali, il cui obiettivo fondamentale è mantenere i prezzi stabili per salvaguardare il valore dell’euro.
  3. Ha disciplinato gli aspetti pratici del funzionamento dell’euro, spiegando anche cosa si richiede ad un paese per entrare a far parte dell’area dell’euro attraverso i criteri di convergenza. In particolare, i paesi richiedenti dovranno dimostrarsi stabili da quattro punti di vista – inflazione (non oltre l’1,5%), livello di debito pubblico (disavanzo non oltre il 3% del PIL e debito non oltre il 60% del PIL), tasso di interesse (non oltre i due punti rispetto i tre stati membri con i migliori risultati) e tasso di cambio.
  4. Ha creato un’Europa più unita attraverso il patto di stabilità e crescita adottato a partire dal 1997, supportato dal Meccanismo Europeo di stabilità che presta assistenza finanziaria ai paesi europei che si trovano in grandi difficoltà e attraverso l’Unione bancaria con il Meccanismo di vigilanza unico e il Comitato di risoluzione unico, creati dopo la crisi finanziaria per rinsaldare il sistema bancario europeo.

L’obiettivo prefissato, che ha garantito la nascita dell’Unione Europea, è tutt’oggi ancora valido e si scontra ancora spesso con il rifiuto dei vari Paesi di unificarsi del tutto alla comunità, a causa delle proprie spinte nazionalistiche individuali, tuttavia, la lotta per la creazione di un’Europa unita non cessa di essere alimentata giorno dopo giorno.