European Youth Forum critica piano lavoro Ue sulla gioventù. I giovani resterebbero inascoltati

BRUXELLES - Difficile capire quali miglioramenti comporti davvero per i giovani il piano di lavoro Ue sulla gioventù. European Youth Forum (Eyf) denuncia il piano Ue che non migliorerebbe la coordinazione tra i protagonisti delle politiche giovanili a livello europeo e tanto meno farebbe dei giovani una delle priorità dell'Ue per il 2020.

Per l'occasione, l'Eyf pubblica uno speciale rapporto 'ombra' sulle politiche giovanili attuate nella maggior parte dei Paesi europei. Piovono critiche anche sull'EU Youth Report 2015 pubblicato dalla Commissione europea lo scorso settembre dal momento che, non ha preso sufficientemente in considerazione proprio la voce dei giovani. Il network giovanile va addirittura oltre affermando che l'intero piano di lavoro Ue sulla gioventù manca di obiettivi e chiari per effettuare una valutazione concreta dei risultati raggiunti finora. Il rapporto mette in evidenza molti punti negativi: il 40 per cento dei consigli nazionali dei giovani continua a denunciare la scarsa qualità degli stage nei loro Paesi, il potenziale dell'educazione non formale è ancora largamente inespresso, le politiche giovanili sono troppo spesso frammentate, il divario tra i giovani e la politica è ancora tutto da colmare e le organizzazioni giovanili non sono sufficientemente coinvolte nei processi decisionali che le riguardano.

'Le politiche giovanili hanno un grande potenziale ma questo viene espresso solo se vengono strettamente connesse con i loro protagonisti, come le organizzazioni giovanili e gli stessi ragazzi', è il commento di Luis Alvarado Martinez, vice presidente Eyf.

FONTE: ANSA Europa