Il Presidente Juncker alle celebrazioni del 60° anniversario dei Trattati di Roma

Il Presidente Juncker sarà a Roma oggi e domani per partecipare alle celebrazioni del 60° anniversario dei Trattati di Roma, che hanno gettato le basi per l'istituzione dell'Unione europea come la conosciamo oggi.

Oggi pomeriggio il Presidente, accompagnato dal Vicepresidente Dombrovskis e dalla Commissaria Thyssen, parteciperà a una riunione straordinaria delle parti sociali e delle istituzioni dell'UE, ospitata dal Presidente del Consiglio a Palazzo Chigi, per ribadire l'importanza della dimensione sociale dell'Europa, preparare il terreno per avanzare con il pilastro europeo dei diritti sociali e riflettere sulla dimensione sociale dell'UE nel quadro del Libro bianco sul futuro dell'Unione europea.

Il Presidente Juncker, insieme ai capi di Stato e di Governo dell'Unione europea, sarà poi ricevuto in udienza da Sua Santità Papa Francesco in Vaticano. Successivamente parteciperà a una cena di lavoro con il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e Nicola Alemanno, Sindaco di Norcia, città devastata dal terremoto nell'ottobre 2016, alla cui ricostruzione contribuisce la Commissione europea.

Nella giornata di domani il Presidente Juncker parteciperà alla cerimonia ufficiale in Campidoglio per il 60° anniversario dei Trattati di Roma, insieme ai Presidenti Tajani e Tusk, al Primo Ministro maltese Joseph Muscat e al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. In quell'occasione terrà un discorso. I 27 capi di Stato e di Governo e i Presidenti delle istituzioni firmeranno quindi la Dichiarazione di Roma, nella stessa sala in cui esattamente 60 anni fa furono firmati i Trattati di Roma.

La Dichiarazione di Roma ripercorrerà i risultati ottenuti dall'Unione, presenterà le sfide correnti e sancirà l'impegno a lavorare per l'unità a 27 e a rafforzare l'azione comune in settori strategici chiave, a vantaggio dei cittadini. La Dichiarazione segue la presentazione del Libro bianco sul futuro dell'Europa della Commissione, pubblicato il 1° marzo e volto ad avviare il dibattito su quale dovrebbe essere il futuro dell'UE secondo gli Europei.