Ventotene il piano Mekel-Renzi-Hollande: crescita e giovani

Il mini vertice di ieri tra il premier italiano, Matteo Renzi, la cancelliera tedesca, Angela Merkel e il presidente francese, François Hollande si è tenuto a Ventotene, luogo simbolo dell'Ue dove 75 anni fa, dove Altiero Spinelli redasse insieme a Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann il famoso documento che aveva lo scopo di creare un'Europa federale, libera ed unita.

Il premier Renzi, prendendo spunto dalla Brexit, rimarca la necessità di Europa come soluzione ai nostri problemi e grande opportunità per le nuove generazioni, pur riconoscendo che ci sia bisogno di cambiamento. Le priorità per Renzi sono rappresentate da: sicurezza interna, sicurezza esterna, lotta per una difesa comune, collaborazione tra i servizi di intelligence, migliore integrazione delle industrie nazionali della difesa e da un progetto di comunità europea della sicurezza. Dal punto di vista economico è necessario, secondo il premier, rilanciare la crescita attraverso investimenti e riforme strutturali e combattere la disoccupazione giovanile.
Il presidente francese parla di sicurezza e rilancio dell'economia. Sul versante sicurezza Hollande chiede, maggiore cooperazione e coordinamento in materia di lotta al terrorismo e controlli all'interno dello spazio Schengen per fare si che i nostri file possano essere usati da tutti e che siano controllate maggiormente le comunicazioni criptate utilizzate da un certo numero di siti e operatori per la propaganda jihadista e la radicalizzazione. Sul fronte economico per Hollande è necessario far riferimento al piano Junker prevedendo la moltiplicazione degli investimenti privati e pubblici con finanziamenti appropriati su digitale, nuove tecnologie e transizione energetica.
La cancelliera Merkel apre la possibilità di una flessibilità al patto di stabilità per consentire la crescita, creare posti di lavoro e le condizioni affinché gli investimenti privati abbiano un futuro. Per la Merkel il Job Acts di Renzi ha dato certamente un impulso anche se ci vorrà ancora tempo per vederne i risultati. Anche Berlino concorda poi sulla necessità di maggiore cooperazione in tema di sicurezza interna ed esterna attraverso il miglioramento degli scambi tra i servizi di intelligence, la raccolta di informazioni sul territorio, ed il meccanismo di protezione delle frontiere. Per quest'ultimo punto, secondo la cancelliera, è fondamentale la cooperazione con la Turchia.