Ogm: Commissione Ue, l'Italia chiede il divieto colture geneticamente modificate

Sono 15 in totale i Paesi che finora hanno chiesto opt-out
BRUXELLES - Il Governo italiano ha chiesto ufficialmente di escludere il suo territorio dalla coltivazione degli organismi geneticamente modificati (Ogm), autorizzati o in via di approvazione, da trasmettere alle società produttrici che hanno un mese per reagire.

Lo riferisce Enrico Brivio, portavoce della Commissione europea, secondo cui ad oggi 'il numero di Paesi che hanno presentato questo tipo di richiesta sono al momento quindici'.
Gli altri quattordici Paesi sono Austria, Belgio (per la regione Vallonia), Bulgaria, Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Germania (ad eccezione degli usi per la ricerca), Gran Bretagna, Lettonia, Lituania, Olanda, Polonia, Ungheria. Per avvalersi di questa opzione della procedura, che richiede l'assenso dei produttori degli ogm, c'è tempo fino al 3 ottobre. Dopo la scadenza di questo sabato sarà sempre possibile esercitare l'opt out fornendo alla Commissione europea una serie di motivazioni di prevalente interesse generale (ragioni legate per esempio a obiettivi di politica ambientale o agricola, pianificazione urbanistica o regionale, utilizzo del terreno, impatto socio-economico, utilizzo dei terreni o politica pubblica). Le motivazioni di carattere ambientale o di rischi per la salute rimangono una competenza dell'Efsa, l'autorità europea per la sicurezza alimentare.

Fonte: EUROPA ANSA