Ue sulla privacy: serve più protezione per Whatsapp, Facebook, Gmail, Skype

Sempre più persone al giorno d'oggi utilizzano servizi come Whatsapp, Skype, Facebook Messenger, Gmail, e altri per comunicare attraverso messaggi o chiamate.

In questo contesto evolutivo la Commissione propone l'aggiornamento del regolamento sulla protezione dei dati personali online, la cui entrata in vigore è fissata al 2018.
Attualmente le regole sulla privacy riguardano infatti esclusivamente gli operatori di telecomunicazioni tradizionali.
Nello specifico, con la nuova proposta nessun messaggio, e-mail o conversazioni in chat potrà essere usato, conservato e processato senza il consenso degli interessati.
La regola vale anche per i 'metadati', che sono ad esempio la durata della chiamata o la localizzazione, che dovranno quindi essere cancellati se l'utente non dà il consenso all'utilizzo.
Novità anche sui cookies: settaggio di default sul browser per chi vuole evitare di dare l'ok sito per sito. Stretta sullo spamming: stop a e-mail, sms e chiamate indesiderate
La proposta chiarisce poi che non serve consenso per quei cookies non intrusivi della privacy, come quelli che servono a migliorare l'esperienza di internet (ad esempio, quelli grazie ai quali un sito ricorda lo storico dei tuoi acquisti).