Programmi europei

PROGRAMMA RIGUARDANTE LE SOLUZIONE DI INTEROPERABILITA’ E QUADRI COMUNI PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI EUROPEE, LE IMPRESE E I CITTADINI (ISA2)

AZIONI:

  1. La valutazione, il perfezionamento, il funzionamento e il riutilizzo di soluzioni di interoperabilità transfrontaliere o intersettoriali esistenti e di quadri comuni;
  2. Lo sviluppo, l'elaborazione, la messa a punto, il funzionamento e il riutilizzo di soluzioni di interoperabilità transfrontaliere o intersettoriali nuove e di quadri comuni;
  3. La valutazione delle implicazioni in termini di TIC della legislazione dell'Unione proposta o adottata;
  4. L'identificazione delle lacune normative a livello dell'Unione e nazionale che ostacolano l'interoperabilità transfrontaliera o intersettoriale tra le pubbliche amministrazioni europee;
  5. Lo sviluppo di meccanismi di misurazione e quantificazione dei vantaggi offerti dalle soluzioni di interoperabilità, incluse metodologie che consentano di valutare i risparmi;
  6. La mappatura e l'analisi dell'intero panorama dell'interoperabilità nell'Unione attraverso l'istituzione, la gestione e il miglioramento dell'EIRA e dell'EIC quali strumenti per facilitare il riutilizzo di soluzioni di interoperabilità esistenti e identificare i settori in cui tali soluzioni sono ancora assenti;
  7. La gestione, l'aggiornamento, la promozione e il monitoraggio dell'attuazione della SEI, del QEI e dell'EIRA;
  8. La valutazione, l'aggiornamento e la promozione delle norme e delle specifiche comuni esistenti e lo sviluppo, la creazione e la promozione di nuove specifiche comuni e specifiche e norme aperte mediante le piattaforme di normazione dell'Unione e, se del caso, in collaborazione con organismi di normazione europei o internazionali;
  9. La gestione e la divulgazione di una piattaforma che consenta l'accesso alle migliori pratiche e la collaborazione in riferimento alle stesse e che contribuisca alla sensibilizzazione e alla diffusione delle soluzioni disponibili, inclusi i quadri di sicurezza, e aiuti a evitare la duplicazione degli sforzi, incoraggiando il riutilizzo delle soluzioni e delle norme;
  10. La messa a punto di nuovi servizi e strumenti di interoperabilità e la manutenzione e gestione di quelli esistenti in via provvisoria;
  11. L'individuazione e la promozione di migliori prassi per elaborare orientamenti volti a coordinare le iniziative di interoperabilità nonché a incoraggiare e sostenere le comunità che lavorano sulle questioni pertinenti al settore dell'interazione elettronica transfrontaliera o intersettoriale tra utenti finali.

OBIETTIVI:

- Sviluppare, mantenere e promuovere un approccio globale all'interoperabilità a livello di Unione al fine di eliminare la frammentazione all'interno del panorama dell'interoperabilità nell'Unione;

- Agevolare l'efficace ed efficiente interazione elettronica transfrontaliera o intersettoriale tra pubbliche amministrazioni europee e tra queste, da una parte, e imprese e cittadini, dall'altra, nonché contribuire allo sviluppo di un'amministrazione elettronica più efficace, semplificata e di facile utilizzo a livello nazionale, regionale e locale della pubblica amministrazione;

- Individuare, creare e gestire soluzioni di interoperabilità che contribuiscano all'attuazione delle politiche e delle attività dell'Unione;

- Agevolare il riutilizzo delle soluzioni di interoperabilità da parte delle pubbliche amministrazioni europee.

PAESI PARTECIPANTI: Il programma ISA2 è aperto alla partecipazione di altri paesi dello Spazio economico europeo e dei paesi candidati, nell'ambito dei rispettivi accordi con l'Unione.
Sono incoraggiate la cooperazione con altri paesi terzi e con organizzazioni o organismi internazionali, in particolare nel quadro del partenariato euromediterraneo e del partenariato orientale, e la cooperazione con i paesi vicini, in particolare quelli dei Balcani occidentali e della regione del Mar Nero.

BENEFICIARI: Enti Pubblici

FINANZIAMENTO: 130.928.000 euro

DURATA: 2014-2020

DOCUMENTAZIONE: Decisione (UE) 2015/2240 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, che istituisce un programma sulle soluzioni di interoperabilità e quadri comuni per le pubbliche amministrazioni, le imprese e i cittadini europei (programma ISA2) come mezzo per modernizzare il settore pubblico - Gazzetta Ufficiale dell'Unione europeaserie L 318del 4 dicembre 2015

STRUMENTO INTESO A CONTRIBUIRE ALLA STABILITA’ E ALLA PACE

AZIONI: L'assistenza dell'Unione prevista dal presente regolamento è complementare a quella fornita nell'ambito degli strumenti di assistenza esterna dell'Unione. Se possibile, sono incluse, anche nella programmazione, le seguenti problematiche trasversali:

-       La promozione della democrazia e del buon governo;

-       I diritti umani e il diritto umanitario, compresi i diritti del bambino e i diritti delle popolazioni autoctone;

-       La non discriminazione;

-       La parità di genere e l'emancipazione femminile;

-       La prevenzione dei conflitti;

-       I cambiamenti climatici.

Le tipologie di assistenza previste da parte dell'Unione europea sono:
a. Assistenza in risposta a situazioni di crisi o al delinearsi di situazioni di crisi finalizzata a prevenire i conflitti
Tale assistenza può anche essere una risposta a situazioni in cui l'Unione ha invocato le clausole sugli elementi essenziali di accordi internazionali per sospendere, in parte o totalmente, la cooperazione con i paesi  terzi.
 
b. Assistenza per la prevenzione dei conflitti, costruzione della pace e preparazione alle crisi
Tale assistenza tecnica e finanziaria comprende il sostegno a misure volte a costruire e a potenziare la capacità dell'Unione e dei suoi partner per prevenire i conflitti, costruire la pace e rispondere a esigenze pre-e post-conflitto, in stretto coordinamento con le Nazioni Unite e altre organizzazioni per:

  • Promuovere l'allarme rapido e un'analisi dei rischi sensibile ai conflitti nell'ambito del processo decisionale e dell'attuazione delle politiche;
  • Favorire e sviluppare capacità per la creazione di un clima di fiducia, la mediazione, il dialogo e la riconciliazione, con particolare riferimento alle tensioni intracomunitarie emergenti;
  • Rafforzare le capacità di partecipazione e schieramento nelle missioni civili di stabilizzazione;
  • Migliorare la ripresa post-conflitto e la ripresa post-catastrofe con effetti sulla situazione politica e di sicurezza;
  • Frenare l'uso di risorse naturali per finanziare conflitti e sostenere il rispetto, da parte degli interessati, di iniziative quali il sistema di certificazione del processo di Kimberley, in particolare per quanto concerne l'attuazione di controlli interni efficienti sulla produzione e lo scambio di risorse naturali.
     

c. Assistenza per far fronte a minacce globali e transregionali e al loro delinearsi
L'Unione fornisce assistenza tecnica e finanziaria nei seguenti settori:

  • Minacce all'ordine pubblico, alla sicurezza e all'incolumità dei cittadini, alle infrastrutture critiche e alla salute pubblica;
  • Attenuazione dei rischi, di origine intenzionale, accidentale o naturale, legati ai materiali o agli agenti chimici, biologici, radiologici e nucleari, e preparazione a essi.

OBIETTIVI: Contribuire alla stabilità e alla pace e fornire sostegno diretto alle politiche esterne dell'Unione incrementando l'efficacia e la coerenza delle azioni dell'Unione nei settori della risposta alle crisi, della prevenzione dei conflitti, della costruzione della pace e della preparazione alle crisi e nel far fronte a minacce globali e transregionali.
In una situazione di crisi o al delinearsi di una crisi l’obiettivo specifico è di attuare una risposta efficace che concorra a preservare, stabilire o ripristinare le condizioni essenziali per una corretta attuazione delle politiche e delle azioni esterne dell'Unione a norma dell'articolo 21 Trattato dell'Unione europea; oltre che contribuire a prevenire i conflitti e ad assicurare la capacità e la preparazione per far fronte a situazioni di pre-e post-crisi e costruire la pace; inoltre lo strumento intende far fronte a specifiche minacce globali e transregionali alla pace, alla sicurezza internazionale e alla stabilità.

PAESI PARTECIPANTI: Tutti i paesi

BENEFICIARI: Tutti i paesi che sono in stato di emergenza e che non sono beneficiari di altri strumenti di assistenza esterna dell'Unione europea

FINANZIAMENTO: 2.338.719.000euro

DURATA: 2014-2020

DOCUMENTAZIONE: Regolamento (UE) n. 230/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2014, che istituisce uno strumento inteso a contribuire alla stabilità e alla pace - Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, serie L 77 del 15 marzo 2014 
Regolamento (UE) n. 236/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2014, che stabilisce norme e procedure comuni per l'attuazione degli strumenti per il finanziamento dell'azione esterna dell'Unione - Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, serie L 77 del 15 marzo 2014 

MECCANISMO PER COLLEGARE L’EUROPA

AZIONI: Le azioni previste nei tre sottoprogrammi sono:

-       contribuire a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, conformemente alla strategia Europa 2020, attraverso lo sviluppo di reti transeuropee moderne e ad alta efficienza che tengano conto dei flussi di traffico futuri previsti, assicurando in questo modo benefici per l'intera Unione in termini di miglioramento della competitività nel mercato mondiale e di coesione economica, sociale e territoriale nel mercato interno e creando un contesto più propizio agli investimenti privati, pubblici o pubblico-privati per mezzo di una combinazione di strumenti finanziari e sostegno diretto dell'Unione cosicché i progetti possano beneficiare di tale combinazione di strumenti e sfruttando altresì adeguatamente le sinergie tra i diversi settori. Il conseguimento si misura in base al volume di investimenti privati, pubblici o in partenariato pubblico-privato in progetti di interesse comune e, in particolare, in base al volume di investimenti privati in progetti di interesse comune realizzati attraverso gli strumenti finanziari previsti dal presente regolamento. È inoltre prestata particolare attenzione all'uso efficiente degli investimenti pubblici.

-       consentire all'Unione di raggiungere i propri obiettivi in termini di sviluppo sostenibile, tra cui una riduzione minima del 20 % delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990 e un miglioramento del 20 % dell'efficienza energetica, nonché un aumento del 20 % della quota delle energie rinnovabili entro il 2020, contribuendo così agli obiettivi di decarbonizzazione dell'Unione a medio e lungo termine, garantendo al tempo stesso una maggiore solidarietà tra gli Stati membri.

OBIETTIVI: Gli obiettivi sono specifici a seconda dei settori. Per quello dei trasporti essi sono:

-       Eliminare le strozzature, accrescere l'interoperabilità ferroviaria, realizzare i collegamenti mancanti e, in particolare, migliorare le tratte transfrontaliere.

-       Garantire nel lungo periodo sistemi di trasporto sostenibili ed efficienti, al fine di prepararsi ai futuri flussi di trasporto previsti e di consentire la decarbonizzazione di tutti i modi di trasporto mediante la transizione verso tecnologie di trasporto innovative a basse emissioni di carbonio ed efficienti sul piano energetico, ottimizzando nel contempo la sicurezza.

-       Ottimizzare l'integrazione e l'interconnessione dei modi di trasporto e accrescere l'interoperabilità dei servizi di trasporto, assicurando nel contempo l'accessibilità alle infrastrutture di trasporto.

Gli obiettivi settoriali specifici nel settore dell'energia sono:

-       Fornire sostegno ai progetti di interesse comune che perseguono uno o più tra gli obiettivi seguenti: accrescere la competitività promuovendo l'ulteriore integrazione del mercato interno dell'energia e l'interoperabilità transfrontaliera delle reti elettriche e del gas

-       Migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico nell'Unione

-       Contribuire allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell'ambiente, attraverso, tra l'altro, l'integrazione dell'energia da fonti rinnovabili nella rete di trasmissione e attraverso lo sviluppo di reti energetiche intelligenti e reti dell'anidride carbonica

Nel settore delle telecomunicazioni, si mira a prevedere azioni a sostegno dei progetti di interesse comune che perseguono gli obiettivi precisati in un regolamento sugli orientamenti per le reti transeuropee nel settore delle infrastrutture di telecomunicazione.

PAESI PARTECIPANTI: Stati Membri dell’Unione Europea; Paesi terzi e organismi riconosciuti in paesi terzi possono partecipare ad azioni che contribuiscono a progetti di interesse comune, ove la loro partecipazione sia necessaria per il conseguimento degli obiettivi di un determinato progetto di interesse comune e ove essa sia debitamente giustificata.

BENEFICIARI:

- organismi internazionali,

-imprese comuni o imprese,

-organismi pubblici o privati stabiliti negli Stati membri,

-entità non aventi personalità giuridica,

FINANZIAMENTO: 33.242.259.000 euro

DURATA: 2014-2020

DOCUMENTAZIONE:

- Regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti e che abroga la decisione n. 661/2010/UE - Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, serie L 348 del 20 dicembre 2013

- Regolamento(UE) n. 1316/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, che istituisce il meccanismo per collegare l'Europa e che modifica il regolamento (UE) n. 913/2010 e che abroga i regolamenti (CE) n. 680/2007 e (CE) n. 67/2010 - Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, serie L 348 del 20 dicembre 2013

- Regolamento delegato (UE) n. 1391/2013 della Commissione, del 14 ottobre 2013, che modifica il regolamento (UE) n. 347/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee relativamente all’elenco dell’Unione dei progetti di interesse comune - Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, serie L 349 del 21 dicembre 2013

- Regolamento delegato UE N. 275/2014 DELLA COMMISSIONE del 7 gennaio 2014 che modifica l’allegato I del regolamento (UE) n. 1316/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il meccanismo per collegare l’Europa - Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, serie L 80 del 19 marzo 2014

- Regolamento (UE) n. 283/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2014, sugli orientamenti per le reti transeuropee nel settore dell'infrastruttura di telecomunicazioni e che abroga la decisione n. 1336/97/CE – Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, serie L86 del 21 marzo 2014
 

STRUMENTO PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO – DCI

AZIONI: Il programma è attuato essenzialmente dal FES che resta al di fuori del bilancio.
L’assistenza del programma è attuata attraverso:

  • Programmi geografici
  • 2 programmi tematici
  • Programma panafricano a sostegno della strategia comune Africa-UE

I programmi geografici possono essere elaborati in base alle seguenti aree di cooperazione:
1. Diritti umani, democrazia e buon governo

2. Crescita inclusiva e sostenibile per lo sviluppo umano

3. Altri settori significativi per lo sviluppo

I programmi tematici sono stati ridotti a due e sono organizzati in base alle seguenti aree di cooperazione:
1. Sfide su beni pubblici e sfide globali che sostiene azioni in settori quali: ambiente e cambiamenti climatici; energia sostenibile; sviluppo umano, compresi lavoro dignitoso, giustizia sociale e cultura; sicurezza alimentare e nutrizionale e agricoltura sostenibile; migrazione e asilo.

2. Organizzazioni della società civile e enti locali

Il programma Panafricano fornisce sostegno a obiettivi, iniziative e attività decisi nell’ambito della strategia Africa-UE, e successivi piani di azione, in settori quali: pace e sicurezza, governance democratica e diritti umani, commercio, integrazione e infrastrutture regionali (tra cui trasporti), energia, cambiamenti climatici e ambiente, migrazione, mobilità e impiego, scienza, società dell’informazione e spazio, e relative questioni trasversali e applica il principio “una visione di Africa nel suo insieme”.

OBIETTIVI: Lo 'Strumento per la cooperazione allo Sviluppo' si concentra sull'eliminazione della povertà e per mantenere l’impegno dell’UE sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Altri obiettivi relativi a questo strumento di assistenza esterna sono: promozione dello sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile e consolidamento sostegno alla democrazia, allo stato di diritto, al buon governo, ai diritti umani e ai pertinenti principi del diritto internazionale.

PAESI PARTECIPANTI: La politica di questo strumento coinvolge le seguenti aree geografiche: America latina, Asia meridionale, Asia settentrionale e sudorientale, Asia centrale, Medio Oriente, Africa del Sud.

DCI copre tutti i Paesi in via di sviluppo ad eccezione dei Paesi beneficiari della strategia di pre-adesione e dell’ENI. 

FINANZIAMENTO: 19.661.64 milioni di euro

PERIODO: 2014-2020

DOCUMENTAZIONE: Regolamento(UE) N. 233/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 marzo 2014 che istituisce uno strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo per il periodo 2014-2020 - Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, serie L 77 del 15 marzo 2014.

La programmazione europea 2014-2020 e le opportunità di finanziamento

Il 2 dicembre 2013 il Consiglio europeo ha approvato il regolamento disciplinante il quadro finanziario pluriennale (QFP) dell’Unione europea e che definisce le priorità di bilancio dell'UE per gli anni dal 2014 al 2020. Ciò ha permesso l’avvio dei nuovi programmi di finanziamento dal 1° gennaio 2014. Il regolamento dota l’Unione europea di 959.99 miliardi di euro di impegni di spesa e 908.40 miliardi di euro di pagamenti per i prossimi sette anni di programmazione. Il principale capitolo di spesa è rappresentato dalla politica di coesione e che diventa il principale strumento della politica di investimenti della UE, allo scopo di realizzare gli obiettivi di Europa 2020, consistenti nella crescita e nella creazione di posti di lavoro, nella lotta ai mutamenti climatici e alla dipendenza energetica, nonché nella riduzione della povertà e dell’esclusione sociale. Il 94% del bilancio dell’UE viene speso per progetti negli Stati Membri e al di fuori dell’UE.
Tuttavia, al fine di promuovere la crescita e l'occupazione sono stati aumentati i fondi destinati alla crescita e alla creazione di posti di lavoro, infatti è stata concordata una nuova iniziativa tesa a fronteggiare la sfida pressante della disoccupazione giovanile. Il tema principale della nuova programmazione è rappresentato dalla “crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. In base a questo principio le risorse vengono allocate sia a settori prioritari quali le infrastrutture, la ricerca e l'innovazione, l'istruzione e la cultura, la sicurezza delle frontiere e i rapporti con l'area mediterranea, che a priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti e interventi. La Commissione europea, nel prossimo periodo di programmazione, mira a concentrarsi sulla realizzazione della “strategia Europa 2020”. Europa 2020 è la strategia decennale, lanciata dalla Commissione europea il 3 marzo 2012, per superare sia questo momento di crisi che continua ad affliggere l'economia di molti paesi, che per colmare le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un diverso tipo di sviluppo economico, più intelligente, sostenibile e solidale.

Tutela dei consumatori

Occupazione e Innovazione sociale

LIFE

Azione in materia di Salute

Protezione civile

Giustizia

Europa per i cittadini

Cosme

Diritti uguaglianza e cittadinanza

HORIZON 2020

ERASMUS +

Europa Creativa

DCI Cooperazione allo sviluppo

Meccanismo per collegare l'Europa

Strumento per la stabilità e la pace

Programma soluzione interoperabilità e quadri comuni

Programma 2014 2020

Azioni:

Questo programma concentrerà i propri interventi sull'emancipazione dei consumatori lungo gli assi:

· della sicurezza,

· dell'informazione e dell'educazione,

· dei diritti

· delle possibilità di riparazione e esecuzione.

Le iniziative ammissibli per obiettivo sono le seguenti:

Obiettivo I — Sicurezza:

· consulenza scientifica e analisi dei rischi in relazione alla salute e alla sicurezza dei consumatori in merito ai prodotti non alimentari e ai servizi, compreso il sostegno per i compiti attribuiti ai comitati scientifici indipendenti istituiti;

· coordinamento della sorveglianza del mercato e delle attività di tutela in materia di sicurezza dei prodotti con riferimento alla direttiva 2001/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, e iniziative volte a migliorare la sicurezza dei servizi ai consumatori;

· gestione e ulteriore sviluppo di basi di dati sui prodotti cosmetici;

Obiettivo II — Educazione e informazione dei consumatori, e sostegno alle organizzazioni dei consumatori:

· costituzione di prove e miglioramento della loro accessibilità per l'elaborazione delle politiche in settori di interesse per i consumatori, per la definizione di una regolamentazione ben concepita e mirata, e per l'individuazione di eventuali anomalie nel funzionamento del mercato o di un'evoluzione delle esigenze dei consumatori che forniscono una base per lo sviluppo della politica dei consumatori, per l'individuazione dei settori più problematici per i consumatori e per l'integrazione degli interessi dei consumatori nelle altre politiche dell'Unione;

· sostegno alle organizzazioni dei consumatori a livello dell'Unione tramite finanziamenti a esse destinati e il rafforzamento delle loro capacità a livello regionale, nazionale e dell'Unione, con un aumento della trasparenza e il miglioramento degli scambi di migliori prassi e competenze;

· aumento della trasparenza dei mercati al consumo e delle informazioni ai consumatori, fornendo loro dati confrontabili, attendibili e facilmente accessibili, anche per i casi transfrontalieri, onde aiutarli a confrontare non solo i prezzi ma anche la qualità e la sostenibilità di beni e servizi;

· miglioramento dell'educazione dei consumatori quale processo di apprendimento permanente, con particolare attenzione ai consumatori vulnerabili;

Obiettivo III — Diritti e ricorsi:

· elaborazione da parte della Commissione della legislazione in tema di tutela dei consumatori e di altre iniziative di regolamentazione, monitoraggio del recepimento da parte degli Stati membri e successiva valutazione del loro impatto e promozione di iniziative di coregolamentazione e di autoregolamentazione nonché monitoraggio dell'impatto effettivo di dette iniziative sui mercati al consumo;

· semplificazione dell'accesso dei consumatori a meccanismi di risoluzione delle controversie, in particolare a sistemi di risoluzione alternativa delle controversie, anche attraverso un sistema online su scala unionale e la messa in rete delle entità nazionali di risoluzione alternativa delle controversie, riservando un'attenzione particolare a misure opportune per le esigenze e i diritti dei consumatori vulnerabili; monitoraggio del funzionamento e dell'efficacia dei meccanismi di risoluzione delle controversie riservati ai consumatori, anche attraverso lo sviluppo e la gestione dei pertinenti strumenti di tecnologia dell'informazione nonché tramite lo scambio delle attuali migliori prassi ed esperienze tra gli Stati membri;

Obiettivo IV — Tutela dei diritti:

· coordinamento delle iniziative di sorveglianza e di tutela in relazione con il regolamento (CE) n. 2006/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio;

· contributi finanziari a iniziative congiunte con organismi pubblici o non aventi scopo di lucro che partecipano a reti dell'Unione finalizzate a fornire informazioni e assistenza ai consumatori, allo scopo di permettere loro di esercitare i propri diritti e di ottenere accesso ad appropriati meccanismi di risoluzione delle controversie, anche extragiudiziale online (rete dei centri europei dei consumatori).

 

Programma 2014 2020

Azioni:

E' strutturato su 3 assi distinti ma complementari:

Asse 1 - Progress: per l'occupazione e la solidarietà sociale. Sostiene lo sviluppo, l'attuazione, il monitoraggio e la valutazione degli strumenti e delle politiche dell'Unione al pertinente diritto dell'Unione e che promuove l'elaborazione politica, l'innovazione sociale e il progresso sociale basati su dati di fatto, in collaborazione con le parti sociali, le organizzazioni della società civile e gli organismi pubblici e privati;Asse 2 - Eures: la rete di servizi per l'impiego e la mobilità professionale. Sostiene attività svolte da EURES, ossia i servizi specializzati designati dagli Stati del SEE e dalla Confederazione svizzera, insieme alle parti sociali, agli altri prestatori di servizi per l'impiego e ad altre parti interessate, per sviluppare gli scambi e la diffusione di informazioni e altre forme di cooperazione, quali i partenariati transfrontalieri, per promuovere la mobilità geografica volontaria dei lavoratori su base equa e per contribuire a un elevato livello di occupazione sostenibile e di qualità;Asse 3 - Microfinanza e imprenditoria sociale: Progress di microfinanza e imprenditoria sociale, che incrementa l'accesso ai finanziamenti e la disponibilità per le persone fisiche e giuridiche

Per quanto riguarda l'asse 1 - Progress, rispetto al programma precedente la novità riguarda la soppressione delle due componenti:

Parità di genereDiversità e lotta contro la discriminazione

Queste 2 componenti saranno compresi nei programmi nel settore della giustizia. Viene invece data notevole rilevanza alla sperimentazione sociale.
L'asse 'Progress' persegue i seguenti obiettivi specifici:

sviluppare e diffondere conoscenze analitiche comparative di elevata qualità, per garantire che le politiche dell'Unione si fondino su dati attendibili e rispondano alle esigenze, alle sfide e alle condizioni dei singoli Stati membri e degli altri paesi che partecipano al programma;facilitare uno scambio di informazioni efficiente e inclusivo, l'apprendimento reciproco e il dialogo sulle politiche dell'Unione nei settori dell'occuoazione e dell'innovazione sociale, a livello unionale, nazionale e internazionale per assistere gli Stati membri e gli altri paesi che partecipano al programma nell'elaborazione delle loro politiche e gli Stati membri nell'attuazione del diritto dell'Unione;fornire sostegno finanziario alla sperimentazione delle innovazioni della politica sociale e del mercato del lavoro e, ove opportuno, al rafforzamento della capacità degli attori principali di progettare e attuare la sperimentazione di politiche sociali nonché l'accessibilità delle relative conoscenze e competenze;fornire sostegno finanziario alle organizzazioni dell'Unione e nazionali per rafforzare la loro capacità di sviluppare, promuovere e sostenere l'attuazione degli strumenti e delle politiche dell'Unione nel settore dell'occupazione e dell'innnovazione sociale e al pertinente diritto dell'Unione.

Possono essere finanziati nell'ambito dell'asse 'Progress' i seguenti tipi di azione:

Attività analitiche:

a) raccolta di dati e statistiche, tenendo conto di criteri sia qualitativi che quantitativi, e sviluppo di metodologie comuni, classificazioni, microsimulazioni, indicatori e parametri di confronto, se del caso suddivisi per genere e gruppo di età;
b) sondaggi, studi, analisi e relazioni, anche tramite il finanziamento di reti di esperti e lo sviluppo di competenze sulle sezioni tematiche;
c) valutazioni e analisi di impatto qualitative e quantitative effettuate da organismi pubblici e privati;
d) monitoraggio e valutazione del recepimento e dell'applicazione del diritto dell'Unione;
e) preparazione e attuazione della sperimentazione di politiche sociali come metodo per testare e valutare soluzioni innovative in vista di una loro utilizzazione su più ampia scala;
f) diffusione dei risultati di tali attività analitiche.

Programma per il clima 2014 2020

Azioni:

Gli obiettivi del programma saranno conseguiti attraverso 2 sottoprogrammi:

· Ambiente;

· Azione per il clima.

Il sottoprogramma 'Ambiente' prevede tre settori di azione prioritari:

1. Ambiente ed uso efficiente delle risorse;

2. Natura e biodiversità;

3. Governanza e informazione in materia ambientale.

Almeno il 50% delle risorse di bilancio destinate ai progetti finanziati a titolo di sovvenzioni per azioni nell'ambito del sottoprogramma Ambiente è riservato a progetti a sostegno della conservazione della natura e della biodiversità.
Il sottoprogramma 'Azione per il clima' prevede tre settori di azione prioritari:

1. Mitigazione dei cambiamenti climatici;

2. Adattamento ai cambiamenti climatici;

3. Governance e informazione in materia di clima.

Le sovvenzioni per azioni possono finanziare i seguenti progetti:

· progetti pilota;

· progetti dimostrativi;

· progetti di buone pratiche;

· progetti integrati;

· progetti di assistenza tecnica;

· progetti di rafforzamento delle capacità;

· progetti preparatori;

· progetti d'informazione, sensibilizzazione e divulgazione;

· tutti gli altri progetti necessari al fine di conseguire gli obiettivi del programma.

Programma 2014 - 2020

 Priorità tematiche:

Promuovere la salute, prevenire le malattie e incoraggiare ambienti favorevoli a stili di vita sani tenendo conto del principio 'la salute in tutte le politiche'

· Misure di promozione e prevenzione efficaci sotto il profilo dei costi in linea, in particolare, con le strategie dell'Unione in materia di alcol e alimentazione e comprendenti azioni a sostegno dello scambio di buone prassi basate su riscontri empirici per affrontare fattori di rischio, quali tabagismo e fumo passivo, abuso di alcol, cattive abitudini alimentari e inattività fisica, tenendo conto degli aspetti di sanità pubblica dei fattori fondamentali, come quelli di natura sociale e ambientale, incentrandosi particolarmente sul valore aggiunto dell'Unione.

· Misure a integrazione dell'azione degli Stati membri volta a ridurre i danni alla salute derivanti dall'uso di stupefacenti, comprese l'informazione e la prevenzione.

· Sostenere risposte efficaci alle malattie trasmissibili quali l'HIV/AIDS, la tubercolosi e l'epatite, individuando, diffondendo e promuovendo l'adozione di buone prassi basate su riscontri empirici per una prevenzione, diagnosi, terapia e assistenza efficaci sotto il profilo dei costi.

· Sostenere la cooperazione e la messa in rete nell'Unione in relazione alla prevenzione e al miglioramento della risposta alle patologie croniche, compresi il cancro, le malattie connesse all'età e le malattie neurodegenerative, condividendo le conoscenze, le buone prassi e sviluppando attività congiunte in materia di prevenzione, diagnosi precoce e gestione (compresa l'alfabetizzazione sanitaria e l'autogestione). Proseguire il lavoro che è già stato avviato sul fronte della lotta contro il cancro, comprese le pertinenti azioni proposte dal partenariato europeo per la lotta contro il cancro.

· Azioni necessarie o che contribuiscono all'attuazione della legislazione dell'Unione nel settore dei prodotti del tabacco, della relativa pubblicità e commercializzazione. Queste iniziative possono comprendere attività volte a garantire l'attuazione, l'applicazione, il monitoraggio e il riesame di detta legislazione.

· Promuovere un sistema di informazione e documentazione sanitaria per contribuire a un processo decisionale basato su riscontri empirici, compresi l'uso degli strumenti esistenti e, se del caso, l'ulteriore sviluppo di informazioni sanitarie standardizzate e strumenti per il monitoraggio sanitario, la raccolta e l'analisi dei dati sanitari e una diffusione su vasta scala dei risultati del programma.

 ·Proteggere i cittadini dell'Unione dalle gravi minacce sanitarie transfrontaliere

· Migliorare la valutazione dei rischi e colmare il divario nelle capacità di valutazione dei rischi apportando competenze scientifiche supplementari ed effettuando una ricognizione delle valutazioni esistenti.

· Sostenere lo sviluppo delle capacità di contrasto alle minacce sanitarie negli Stati membri, compresa, se del caso, la cooperazione con i paesi limitrofi: sviluppare la pianificazione della preparazione e della risposta tenendo conto e in coordinamento con le iniziative su scala mondiale, le componenti nella pianificazione generica e specifica della preparazione, il coordinamento della risposta da parte del settore della sanità pubblica, approcci non vincolanti alla vaccinazione; combattere le crescenti minacce sanitarie derivanti dagli spostamenti delle popolazioni a livello globale; stilare orientamenti sulle misure di protezione in situazioni d'emergenza, orientamenti sull'informazione e manuali di buone prassi; contribuire al quadro per un meccanismo volontario, compresa l'introduzione di una copertura vaccinica ottimale per lottare efficacemente contro la ricomparsa di malattie infettive, e per l'aggiudicazione congiunta di contromisure mediche; sviluppare strategie di comunicazione coerenti.

· Azioni necessarie o che contribuiscono all'attuazione della legislazione dell'Unione nel settore delle malattie trasmissibili e di altre minacce sanitarie, incluse quelle causate da incidenti biologici e chimici, dall'ambiente e dai cambiamenti climatici. Queste iniziative possono includere attività volte a facilitare l'attuazione, l'applicazione, il monitoraggio e il riesame di detta legislazione.

· Promuovere un sistema di informazione e documentazione sanitaria per contribuire a un processo decisionale basato su riscontri empirici, compresi l'uso degli strumenti esistenti e, se del caso, l'ulteriore sviluppo di informazioni sanitarie standardizzate e strumenti per il monitoraggio sanitario, la raccolta e l'analisi dei dati sanitari e una diffusione su vasta scala dei risultati del programma.

 Meccanismo-unionale 2014 2020

 Prevede tre tipi di azione:

· Prevenzione

· Preparazione

· Risposta

Azioni di Prevenzione
Per conseguire gli obiettivi e condurre le azioni di prevenzione, la Commissione:

· agisce per migliorare le conoscenze di base sui rischi di catastrofe e facilita la condivisione di conoscenze, migliori prassi e informazioni, anche tra gli Stati membri che condividono rischi comuni;

· sostiene e promuove l'attività di valutazione e mappatura del rischio da parte degli Stati membri attraverso la condivisione di migliori prassi, e facilita l'accesso alle conoscenze e competenze specifiche su questioni di comune interesse;

· elabora e aggiorna periodicamente una panoramica e una mappatura intersettoriali dei rischi di catastrofi naturali e antropiche cui l'Unione può essere esposta, assumendo un approccio coerente in diversi settori d'intervento che possono riguardare o influire sulla prevenzione delle catastrofi e tenendo debitamente conto delle probabili ripercussioni dei cambiamenti climatici;

· incoraggia uno scambio di buone prassi sulla preparazione dei sistemi nazionali di protezione civile a far fronte all'impatto dei cambiamenti climatici;

· promuove e sostiene lo sviluppo e l'attuazione dell'attività di gestione dei rischi da parte degli Stati membri attraverso la condivisione di buone prassi e facilita l'accesso alle conoscenze e competenze specifiche su questioni di comune interesse;

· raccoglie e diffonde le informazioni messe a disposizione dagli Stati membri; organizza uno scambio di esperienze sulla valutazione della capacità di gestione del rischio; elabora, di concerto con gli Stati membri ed entro 22 dicembre 2014, linee guida sul contenuto, sulla metodologia e sulla struttura di tali valutazioni; e facilita la condivisione di migliori prassi nella pianificazione della prevenzione e della preparazione, anche attraverso valutazioni inter pares volontarie;

· riferisce periodicamente, al Parlamento europeo e al Consiglio sui progressi compiuti;

· promuove l'uso di vari fondi dell'Unione che possono sostenere la prevenzione sostenibile delle catastrofi e incoraggia gli Stati membri e le regioni a sfruttare tali possibilità di finanziamento;

· mette in luce l'importanza della prevenzione dei rischi e sostiene gli Stati membri nella sensibilizzazione dell'opinione pubblica, nonché nelle campagne pubbliche di informazione e educazione;

· promuove misure di prevenzione negli Stati membri e nei paesi terzi attraverso la condivisione di buone prassi, e facilita l'accesso alle conoscenze e competenze specifiche su questioni di interesse comune; e

· in stretta consultazione con gli Stati membri, intraprende altre necessarie azioni di prevenzione complementari e di supporto.

Programma 2014 2020

Azioni:

Il Programma finanzierà i seguenti tipi di azione:

· attività di analisi, come la raccolta di dati e statistiche; l'elaborazione di metodologie e, se del caso, di indicatori o criteri di riferimento comuni; studi, ricerche, analisi e indagini; valutazioni; l'elaborazione e la pubblicazione di guide, relazioni e materiale didattico; convegni, seminari, riunioni di esperti e conferenze;

· attività di formazione, come scambi di personale, convegni, seminari, eventi di formazione per formatori, comprese attività di formazione linguistica sulla terminologia giuridica e lo sviluppo di moduli di formazione in linea o di moduli di formazione di altro tipo per i membri della magistratura e gli operatori giudiziari;

· attività di apprendimento reciproco, cooperazione, sensibilizzazione e divulgazione, quali l'individuazione e lo scambio di buone prassi nonché di approcci ed esperienze innovativi; l'organizzazione di valutazioni a pari livello e di apprendimento reciproco; l'organizzazione di conferenze, seminari, campagne d'informazione, compresa la comunicazione istituzionale delle priorità politiche dell'Unione nella misura in cui si riferiscono agli obiettivi generali del programma; la raccolta e la pubblicazione di materiali al fine di divulgare informazioni relative al programma e ai suoi risultati; lo sviluppo, la gestione e l'aggiornamento di sistemi e strumenti che utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, compreso l'ulteriore sviluppo del portale europeo della giustizia elettronica quale strumento per migliorare l'accesso degli cittadini alla giustizia;

· sostegno ai principali attori le cui attività contribuiscono all'attuazione degli obiettivi del programma, come il sostegno agli Stati membri nella fase di attuazione del diritto e delle politiche dell'Unione, il sostegno a importanti attori europei e a reti di livello europeo, anche nel campo della formazione giudiziaria; e sostegno al lavoro di rete a livello europeo tra organi ed entità specializzati nonché tra autorità nazionali, regionali e locali ed organizzazioni non governative.

La rete europea di formazione giudiziaria riceve una sovvenzione di funzionamento destinata a cofinanziare le spese associate al suo programma di lavoro permanente.

Paesi partecipanti:

L'accesso al programma è aperto a tutti gli organismi e le entità aventi la propria sede legale:

· negli Stati membri;

· nei paesi dell'associazione europea di libero scambio (EFTA) che sono parte dell'accordo sullo Spazio economico europeo, conformemente a tale accordo;

· nei paesi candidati, potenziali candidati e in via d'adesione all'Unione, conformemente ai principi e alle condizioni generali sanciti per la partecipazione di tali paesi ai programmi dell'Unione stabiliti nei rispettivi accordi quadro e decisioni del Consiglio di associazione o accordi simili.

Gli organismi e le entità a scopo di lucro hanno accesso al programma soltanto in associazione con organizzazioni senza scopo di lucro o pubbliche.

Organismi ed entità aventi la propria sede legale in paesi terzi diversi da quelli che partecipano al programma in particolare nei paesi in cui si applica la politica europea di vicinato, possono essere associati a loro spese alle azioni del programma, qualora ciò sia utile alla realizzazione di tali azioni.

La Commissione può cooperare con organizzazioni internazionali alle condizioni stabilite nel pertinente programma di lavoro annuale. L'accesso al programma è aperto alle organizzazioni internazionali attive nei settori interessati dal programma in conformità del regolamento finanziario e del pertinente programma di lavoro annuale

Obiettivi:

Il Programma Giustizia 2014-2020 sostistuice i seguenti programmi del periodo 2007-2013:

· Giustizia Penale

· Giustizia Civile

· Prevenzione e informazione in materia di droga.

Programma 2014 - 2020

Azioni:

Il programma ha due componenti:

· Memoria europea;

· Impegno democratico e partecipazione civica.

Le due componenti sono completate da azioni orizzontali per l'analisi, la divulgazione e l'impiego dei risultati dei progetti (azioni di 'valorizzazione')

Nello specifico il programma finanzia i seguenti tipi di azione attuate a livello transnazionale o con una dimensione europea:

· a) attività di apprendimento reciproco e cooperazione quali:

   riunioni di cittadini, gemellaggi tra città, reti di città gemellate;

   progetti attuati da partenariati transnazionali, con la partecipazione di diversi tipi di soggetti interessati;

   progetti di commemorazione con una dimensione europea;

   scambi basati, tra l'altro, sull'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e/o dei media sociali;

· b) sostegno strutturale a organizzazioni quali:

   organismi che perseguono un obiettivo di interesse dell'Unione quale definito all'articolo 177 del regolamento (UE) n. 1268/2012;

   punti di contatto 'Europa per i cittadini';

· c) attività di analisi a livello di Unione quali:

   studi incentrati su questioni connesse agli obiettivi del programma;

· d) attività di sensibilizzazione e divulgazione destinate a utilizzare e a valorizzare ulteriormente i risultati delle iniziative sostenute e a evidenziare buone prassi, quali:

   eventi a livello di Unione comprese conferenze, commemorazioni e cerimonie di premiazione;

   revisioni paritetiche, riunioni e seminari di esperti.

Programma 2014 - 2020

Azioni:

5 le azioni chiave:

· Azioni per migliorare l'accesso delle PMI ai finanziamenti attraverso strumenti finanziari dedicati:

   strumento di capitale proprio (EFG) per gli investimenti in fase di sviluppo fornisce alle PMI finanziamenti azioniari rimborsabili a orientamento commerciale, principalmente sotto forma di venture capital, ottenuti attraverso intermediari finanziari;

   strumento di garanzia dei prestiti (LGF) offre alle PMI garanzie dirette o altre formule di condivisione del rischio utilizzabili presso gli intermediari finanziari, quali le banche, i fondi di mutua garanzia e i fondi di venture capital, per garantire crediti fino a 150.000 euro.

· Azioni per migliorare l'accesso ai mercati: per il suporto alle PMI sui mercati sia all'interno dell'Unione europea che nei Paesi che sono al di fuori dell'Unione europeam attraverso centri specifici e helpdesks come i servizi delle rete 'Enterprise Europe Network' dedicati in particolare all'internazionalizzazione delle PMI, ad agevolare l'espanzione imprenditoriale e i partenariati internazionali

· Rete Enterprise Europe Network: uno sportello unico di aiuto ai bisogni delle PMI che fornisce servizi integrati di sostegno alle imprese per le PMI dell'UE che vogliono esplorare le opportunità offerte dal mercato interno e dai paesi terzi

· Azioni per migliorare le condizioni quadro per la competitività e la sostenibilità delle imprese dell'Unione in particolare le PMI. Il miglioramento delle condizioni quadro è ottenuto attraverso la fornitura di assistenza all'attuazione degli orientamenti dell'UE in materia di PMI, con la riduzione degli oneri amministrativi o mediante attività dedicate a specifici settori ove sono preponderanti la partecipazione delle PMI e la creazione di posti di lavoro

· Azioni per promuovere l'imprenditorialità che comprendono lo sviluppo di capacità e di atteggiamenti imprendotoriali, in particolare tra i nuovi imprenditori, i giovani e le donne, unitamente a programmi di scambio come 'Erasmus per giovani imprenditori'.

Paesi partecipanti:

·Stati Membri UE

- i paesi dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA) che sono membri dello Spazio economico europeo (SEE), conformemente alle disposizioni dell'accordo SEE, e altri paesi europei qualora accordi e procedure lo consentano;

· i paesi aderenti, i paesi candidati e i potenziali candidati, conformemente ai principi e alle condizioni generali per la partecipazione di questi paesi ai programmi dell'Unione stabiliti nei rispettivi accordi quadro e nelle decisioni del Consiglio di associazione o in accordi simili;

· i paesi nei cui confronti si applicano le politiche europee di vicinato, mqualora gli accordi e le procedure lo consentano e conformemente ai principi em alle condizioni generali per la partecipazione di questi paesi ai programmimdell'Unione stabiliti nei rispettivi accordi quadro, protocolli agli accordi di associazione e decisioni del Consiglio di associazione.

Obiettivi:

Il programma COSME - Programma per la competitività delle Imprese e delle PMI sostituisce la m'Linea accesso ai finanziamenti del Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione - CIP' attiva tra il 2007-2013.

Il programma COSME mira a incrementane la competitività e la sostenibilità delle imprese delll'UE sui mercati, a incoraggiare una cultura imprenditoriale e di promuovere la creazione e la crescita delle PMI.

PROGRAMMA 2014 - 2020

Azioni:

Le azioni del programma sono concentrate sui seguenti settori di azione:

- attività di analisi, come la raccolta di dati e statistiche; l' elaborazione di metodologie e, se del caso, di indicatori o criteri di riferimento comuni; studi, ricerche, analisi e indagini; valutazioni; l' elaborazione e la pubblicazione di guide, relazioni e materiale didattico; convegni, seminari, riunioni di esperti e conferenze;

- attività di formazione, come scambi di personale, convegni, seminari, eventi di formazione per formatori e lo sviluppo di moduli di formazione online o di altro tipo;

- attività di apprendimento reciproco, cooperazione, sensibilizzazione e divulgazione, quali l'individuazione e lo scambio di buone prassi, nonché di approcci ed esperienze innovativi; l'organizzazione di valutazioni a pari livello e di apprendimento reciproco; l'organizzazione di conferenze, seminari, campagne mediatiche, inclusi i media online; campagne d'informazione, compresa la comunicazione istituzionale delle priorità politiche dell'Unione nella misura in cui si riferiscono agli obiettivi generali del programma; la raccolta e la pubblicazione di materiali al fine di divulgare informazioni relative al programma e ai suoi risultati, lo sviluppo, la gestione e l'aggiornamento di sistemi e strumenti che utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione;

- sostegno ai principali attori le cui attività contribuiscono all'attuazione degli obiettivi del programma, come il sostegno alle ONG nell'attuazione di azioni che presentino un valore aggiunto europeo, il sostegno a importanti attori europei e a reti di livello europeo e servizi armonizzati a valenza sociale; il sostegno agli Stati membri nell'attuazione delle norme e delle politiche dell'Unione; e il sostegno al lavoro di rete a livello europeo tra organi ed entità specializzati nonché tra autorità nazionali, regionali e locali EONG, incluso il sostegno tramite sovvenzioni di azioni o sovvenzioni di funzionamento.

Per garantire una prospettiva inclusiva, i beneficiari incoraggiano la partecipazione dei pertinenti gruppi di riferimento alle azioni finanziate dal programma.

Paesi partecipanti:

Enti pubblici e privati legalmente stabiliti nei:

- Paesi Membri UE;

- Paesi dell'associazione europea di libero scambio (EFTA) che sono parte dell'accordo sullo Spazio economico europeo, conformemente a tale accordo;

- Paesi candidati, potenziali candidati e in via di adesione all'Unione, conformemente ai principi e alle condizioni generali sanciti per la partecipazione di tali paesi ai programmi dell'Unione stabiliti nei rispettivi accordi quadro e decisioni del Consiglio di associazione o accordi simili.

Gli organismi e le entità a scopo di lucro hanno accesso al programma soltanto in associazione con organizzazioni senza scopo di lucro o pubbliche.

Organismi ed entità aventi la propria sede legale in paesi terzi diversi da quelli che partecipano al programma in particolare nei paesi in cui si applica la politica europea di vicinato, possono essere associati a loro spese alle azioni del programma, qualora ciò sia utile alla realizzazione di tali azioni.
La Commissione può cooperare con organizzazioni internazionali alle condizioni stabilite nei pertinenti programmi di lavoro annuali. L'accesso al programma è aperto alle organizzazioni internazionali attive nei settori interessati dal programma in conformità del regolamento finanziario e del pertinente programma di lavoro annuale.

Nuovo Programma Quadro di Ricerca e Innovazione

Il nuovo Programma Quadro di Ricerca e Innovazione, che prenderà il nome di Horizon2020, partirà il 1° gennaio 2014 e sarà valido per il settennio 2014-2020 con un budget complessivo di circa 80 miliardi di euro. La novità del Programma è quella di raggruppare, in un unico quadro di riferimento e con un unico set di regole tutti i finanziamenti dell'UE per la ricerca e l'innovazione, e cioè:
- il Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico
- il Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP)
-l'Istituto Europeo per l'Innovazione e la Tecnologia (EIT). 

Struttura
Horizon 2020 è articolato su 3 obiettivi strategici:
1) Excellent science (24,6 miliardi di euro), destinato a garantire il primato dell'Europa nel settore scientifico a livello mondiale e suddiviso nei seguenti programmi specifici:
- European Research Council
- Future and Emerging Technologies
- Marie Curie
- Research infrastructures
2) Industrial Leadership (17,9 miliardi), rivolto a sostenere la ricerca e l'innovazione dell'industria europea, con una forte attenzione verso le tecnologie industriali e gli investimenti a favore delle piccole imprese, attraverso i seguenti programmi specifici:
- Leadership in enabling and industrial technologies (Information and communication technologies, Nanotechnologies, Advanced materials, Biotechnology, Advanced manufacturing and processing, Space)
- Access to risk finance
- Innovation in SMEs
3) Societal challenges (31,7 miliardi), destinato ad affrontare le grandi sfide globali nei settori:
- Health, demographic change and wellbeing
- Food security, sustainable agriculture, marine and maritime research and the bio-economy
- Secure, clean and efficient energy
- Smart, green and integrated transport
- Climate action, resource efficiency and raw materials
- Inclusive, innovative and secure societies
Modalità di finanziamento
100% dei costi diretti ammissibili (ad eccezione delle attività di dimostrazione che vengono finanziate al 70%) con una percentuale forfettaria delle spese generali pari al 20% dei costi diretti.

VEDI SITO

Nuovo programma Erasmus +

Le azioni del programma Erasmus + saranno:

Azione chiave 1 — Mobilità individuale ai fini dell'apprendimento:

- mobilità individuale nel settore dell'istruzione, della formazione e della gioventù;

- diplomi di laurea magistrale congiunti;

- eventi di ampia portata legati al Servizio volontario europeo.

Azione chiave 2 — Cooperazione per l'innovazione e lo scambio di buone prassi:

- partenariati strategici nel settore dell'istruzione, della formazione e della gioventù;

- alleanze per la conoscenza;

- alleanze per le abilità settoriali;

- rafforzamento delle capacità nel settore della gioventù.

Azione chiave 3 — Sostegno alla riforma delle politiche:

- dialogo strutturato: incontro tra i giovani e i responsabili decisionali nel settore della gioventù.

Attività Jean Monnet:

- cattedre Jean Monnet;

- moduli Jean Monnet;

- centri di eccellenza Jean Monnet;

- sostegno Jean Monnet alle istituzioni e alle associazioni;

- reti Jean Monnet;

- progetti Jean Monnet.

Sport:

- partenariati di collaborazione nel settore dello sport;

- eventi sportivi a livello europeo senza scopo di lucro.

Programma 'Europa Creativa 2014-2020'

Il nuovo programma 'Europa Creativa 2014- 2020' è un programmaquadro pensato per i settori audiovisivo, culturale e creativo. Per sostenerlo si è scelto di stanziare, nell'ambito del quadro finanziario pluriennale 2014-2020, ben 1,46 miliardi di euro (con un incremento del 9%)

 

Secondo le stime della Commissione Europea a beneficiare di questo nuovo programma saranno, in concreto, 250.000 artisti e operatori culturali, i cui lavori potranno varcare più
facilmente i confini nazionali e più di 800 film europei, la cui distribuzione nel vecchio continente e nel mondo verrà sostenuta in sala e online, anche attraverso aiuti al doppiaggio e alla sottotitolazione. Ne trarranno vantaggio anche 2.000 cinema, a condizione che scelgano di dedicare almeno il 50% della loro programmazione a film europei, più di 4500
libri e altre opere letterarie che, grazie ad un sostegno nella traduzione, potranno raggiungere un pubblico più vasto. Infine ne usufruiranno migliaia di professionisti
del settore, che potranno ottenere finanziamenti per la formazione e quindi aumentare le proprie competenze, soprattutto dal punto di vista tecnologico (il passaggio al digitale offre per le industrie culturali e creative una vasta gamma di opportunità, che finora l'Europa non ha potuto cogliere).

In merito ai destinatari del progetto poi, occorre ancora una precisazione: 'Europa Creativa' si rivolge a tutti gli enti pubblici e privati del settore, di ciascun Paese coinvolto nel programma ma non a privati cittadini. Per poter beneficiare dei fondi si deve essere parte di un'associazione.

La scelta di varare un nuovo programma volto a finanziare i settori culturale, creativo e audiovisivo, al fine di incoraggiare la ripresa economica, non deve stupire. Alcuni studi
europei hanno evidenziato come nel periodo 2000-2007 il tasso d'occupazione in questi settori abbia registrato un incremento del 3,5% annuo, a fronte dell'1% del totale dell'economia UE. Si tratta quindi di dati che lasciano intravedere un buon potenziale di crescita per l'industria culturale e creativa che ad oggi costituisce il 4,5 % del PIL dell'Unione Europea e dà lavoro a circa 8,5 milioni di persone.

Non va poi dimenticata la peculiarità di questi settori, che sono tra quelli che meno hanno potuto trarre vantaggi dalla creazione di un mercato unico. L'abolizione delle frontiere interne
ha ovviamente portato benefici limitati ad un settore che continua a dover far fronte alla grande frammentazione linguistica: senza tener conto dei dialetti e delle parlate locali, l'Europa riconosce attualmente ben 24 lingue ufficiali. Ecco quindi che 'Europa Creativa', con il suo sostegno ad una maggior circolazione transnazionale dei prodotti culturali, ha tutte le caratteristiche per contribuire alla promozione e allo stesso tempo alla tutela della diversità culturale e linguistica dell'Europa, che potrà così tornare ad essere giudicata a tutti gli effetti una risorsa e non un ostacolo.

Obiettivi generali

Promuovere e salvaguardare la diversità culturale e linguistica europea e a rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi.

Obiettivi specifici tematici

Sostenere la capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale;

Promuovere la circolazione transazionale degli operatori e delle opere culturali e creative e raggiungere nuovo pubblico in Europa e nel mondo;

Rafforzare la capacità finanziaria dei settori culturali e creativi in particolare delle piccole e medie imprese e delle organizzazioni di questi settori;

Sostenere la cooperazione politica transnazionale al fine di promuovere lo sviluppo delle politiche, l'innovazione, la costruzione del pubblico e nuovi modelli di business.